Costellazioni Familiari ad Approccio Immaginale
La Tecnica delle Costellazioni Familiari ad Approccio Immaginale di Selene Calloni Williams
Le costellazioni familiari, una tecnica innovativa sviluppata da Bert Hellinger, hanno guadagnato crescente attenzione nel campo delle terapie psicosociali. Tuttavia, l’approccio immaginale proposto da Selene Calloni Williams rappresenta un’evoluzione affascinante e profonda di questa disciplina. Questo metodo non solo affronta le dinamiche familiari, ma si spinge oltre, integrando le immagini e le risorse interiori per facilitare il cambiamento.
Il metodo immaginale si basa sull’idea che la nostra mente sia popolata da immagini, simboli ed archetipi che influenzano il nostro comportamento e le nostre relazioni, queste rappresentazioni interne possono condizionarci in modi silenziosi, ma decisamente profondi e concreti. La Calloni Williams invita i partecipanti a esplorare queste immagini, per riconnettersi con parti di sé spesso dimenticate o represse; in questo modo, si creano spazi di consapevolezza ed auto-accettazione, fondamentali per un reale processo di trasformazione.
Il momento centrale della tecnica è la “costellazione”, in cui i partecipanti, disposti come rappresentanti degli elementi familiari, pongono in scena le relazioni e le tensioni presenti nel sistema. Ciò che distingue l’approccio immaginale è l’accento posto sul potere dell’immaginazione: non si tratta solo di osservare le dinamiche familiari, ma di dialogare con esse. Le immagini emergenti da questo processo diventano strumenti di comprensione ed illuminazione, attraverso la percezione, la meditazione e la visualizzazione, i partecipanti sono incoraggiati a contattare le loro esperienze interiori, accedendo a risorse emotive e spirituali autonome.
Un aspetto rilevante della tecnica è il rispetto per le storie individuali e collettive, viene sottolineata l’importanza di riconoscere il proprio albero genealogico, ridimensionando il peso delle eredità familiari pesanti e creando un nuovo spazio per il perdono ed il riscatto. Questo processo non implica negare le esperienze dolorose, ma piuttosto integrarle in un quadro più ampio di comprensione e accettazione.
Inoltre, l’approccio immaginale offre un ambiente di sostegno, in cui il gruppo diventa un potente catalizzatore di cambiamento. Ogni partecipante, attraverso le proprie esperienze, contribuisce a una dinamica collettiva di crescita ed evoluzione, ciò porta a una profonda connessione interpersonale, che è spesso il primo passo verso un cambiamento autentico.
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